25/03/07

Escursione a l'Espiguette

Questa è la storia di tre amici che giunti alla soglia dei 40 anni (chi più e chi meno) decidono di concedersi un week-end all’insegna della libertà, della stupidità umana e del divertimento
Destinazione: Plage de l’Espiguette – Camargue – Francia
Partecipanti : Carmelo, Ciro e Fabio
Obiettivo: Scarrettamento totale; sniffatina di gnocca.

Dopo una lunga azione di convincimento delle mogli, siamo riusciti a conquistare il permesso di libera uscita per questo fine settimana.
E’ venerdì mattina, consultiamo le previsioni del tempo: acquazzoni e rovesci su tutta Italia e buona parte dell’Europa…la tristezza ci assale. Provo a guardare il sito di meteofrance ed intravedo una mappa che indica un improbabile sole sulla Camargue…..comunico immediatamente la cosa agli amici…tutti e tre crediamo in questo sito: si parte!!!
Ciro e Carmelo convergono a casa mia. Ore 13.00 ci siamo: si fagocita qualcosa di veloce al bar e poi si procede al carico della macchina.
Il “bandone” Ford Mondeo aziendale di Ciro viene riempito all’inverosimile: due tende da campeggio, materassini, aquiloni e vele di varia metratura, due carretti, bagagli vari…sacchi a pelo dimenticati, cassa comune…e via…destinazione Plage de l’Espiguette. Gli stornelli siculo/sardi in MP3 procurati da Carmelo suonano già e ci accompagneranno per tutto il viaggio.

Dopo esserci alternati alla guida per circa 600Km arriviamo ad Arles dove decidiamo di pernottare in un Hotel Ibis.
Ci danno due camere e Ciro, dichiarando di russare come un muflone selvatico della Tasmania ottiene il privilegio della camera singola.
L’indomani all’alba si riparte per completare i pochi Km che ci separano dalla ns. destinazione. Subito ci fermiamo a fotografare un’alba dai colori ineguagliabili. Successiva-mente incontriamo uno stagno con fenicotteri rosa…altro spettacolo. Alle 8.45, dopo una fatiscente, colazione ci appropinquiamo allo sterrato che si affaccia sulla mitica Plage de l’Espiguette. Ciro non riesce più a trattenere la stupidità e lancia il mezzo in una pozza paludosa…la macchina si trasforma in un aliscafo e diventa istantaneamente lercia come se avessimo fatto la Parigi-Dakar. Parcheggiamo dietro una duna. Risaliamo la duna in fretta e furia e davanti a noi si presenta un paesaggio mozza fiato! Una distesa di Km e Km di sabbia e dune che ricordano il deserto del Sahara…Il sole splende…il vento soffia a 20 nodi…restiamo attoniti ed increduli.
Procediamo in fregola totale al montaggio dei carretti e ci buttiamo in questo paradiso…
Opto per la vela più piccola: 2mq…la alzo…rafficone…sembra indomabile….finisco subito a mare vestito, per la gioia di Ciro e Carmelo che si godono lo spettacolo.
Dopo le peripezie iniziali divento padrone della situazione ed inizio a scarrettare su e giù per le dune, in lungo e in largo…è uno sballo. Purtroppo le condizioni del terreno non permettono di usare il rimorchio per andare in due. Allora Carmelo, alla sua prima esperienza di Kite decide di imparare. Gli trasmetto i primi rudimentali insegnamenti e poco meno di un’ora dopo salta sul carretto….il ribaltamento è stato inevitabile, ma non si perde d’animo e poco dopo eccolo là che viaggia come un missile….è un fenomeno. Anche Ciro si concede un po’ di sano scarrettamento e poi decide di perlustrare la zona: trova un unico bar fatiscente in mezzo a questa distesa infinita di sabbia.
Alle 12.30 decidiamo di fare una pausa e ci dirigiamo verso il fatidico Bar dove conosciamo Pat (il gestore). Completamente imbesuito e fuori di melone il simpatico Pat ci offre tre materassi per ingannare l’attesa delle ns. ordinazioni. Subito ne approfittiamo e ci adagiamo godendoci un po’ di meritato riposo.
Pat ci spiega che la Plage de l’Espiguette si divide in vari tronconi: la zona delle famiglie, la zona dei naturalisti, la zona dei gay e la zona degli scambisti…bah!
Dopo un po’ riprendiamo le nostre evoluzioni che si protraggono per tutto il pomeriggio. Una giornata indimenticabile!
In serata a fine attività, decidiamo di visitare il paesino di Aigue Mortes: un simpatico villaggio circondato da mura medievali. Cena e pernottamento a S.tes Maries de la Mer.
E’ domenica mattina, facciamo colazione e ci accingiamo ad iniziare il viaggio di rientro. Ripartono gli MP3 di Carmelo e scatta il coro: Marietta, mia cara Marietta prepara la tetta che vengo da te…!
Uno sguardo alla mappa…una brillante intuizione di Ciro: St Tropez è sul percorso…decisione unanime istantanea….si va a St. Tropez.
Ore 12.00, eccoci qua…panino da Mc Donalds e via…inizia l’escursione a St Tropez. Decine di foto stupide, caffè seduti al bar centrale del porto come dei veri nababbi e poi ripartiamo per il definitivo rientro.
Sono Gonnario, Sono Gonnario…bevo la birra come un dromedario…ore 19.00 siamo a Milano, stanchi ma soddisfatti e pronti a ripetere l’esperienza verso nuove destinazioni.
Ciao,

Carmelo, Ciro & Fabio